L'ingegneria come ricerca del piacere?
Potrebbe sembrare una forzatura discutere del concetto di "piacere" con qualcosa di così razionale come l'ingegneria.
Cos'è il piacere?
Il piacere è un sentimento o una esperienza che corrisponde alla percezione di una condizione positiva, che può essere sia fisica che psicologica.
è capitato a tutti, almeno una volta, di provare piacere nel guidare un'autovettura sportiva, oppure di indossare un paio di scarpe esteticamente innovative e allo stesso tempo comode. Questa forma di piacere sembra strana e alquanto insensata, perché è molto lontana da quel piacere fisico che sembrerebbe, almeno in un primo momento, normale.
Ascoltare un brano musicale, con un bel ritornello, ci fa stare bene, tanto da continuare a canticchiarlo nella nostra testa nelle ore successive. Inoltre, si pensa che alcune frequenze stimolino la nostra mente.
L'adozione dell'intonazione scientifica è stata sostenuta da Giuseppe Verdi, che propose anche diverse alternative, principalmente l'intonazione del la 432 Hz, nota come accordatura verdiana. Teorie pseudoscientifiche sostengono una presunta superiorità dell'accordatura a 432 Hz, ritenuta frequenza "naturale" associata a presunte proprietà paranormali, chiamata accordatura aurea (pur non avendo alcuna relazione con la sezione aurea).
Una domanda ovvia da porsi è: Perché ogni anno i maggiori produttori di smartphone "sfornano" modelli sempre più avanzati e veloci, ma soprattutto perché ci si affretta per comprare sempre il nuovo modello, anche quando lo smartphone in possesso è ancora funzionante e permette di svolgere tutti i servizi che utilizziamo frequentemente?
L'estetica e le dimensioni sono molto importanti, soprattutto nel campo degli smartphone, ma riusciamo implicitamente a cogliere una bellezza trasversale a quella estetica, una bellezza che si definisce nella perfezione di una macchina, di un ingranaggio, di una scheda elettronica. Partendo da un singolo condensatore, da un piccolo ingranaggio da una singola nota, questi strumenti sono in grado di svolgere tutto quello che noi, i suoi creatori, non saremmo mai in grado di fare.
Ogni singolo pezzo interagisce con l'altro in perfetta sintonia, tanto da sembrare un corpo unico.
Ciò che è stato creato per trarre piacere può a sua volta trarre emozioni?
Oggi si parla molto di intelligenza artificiale, cioè la capacità di una macchina di agire, pensare umanamente. Siamo più che certi che l'uomo creando gli elementi del progresso tragga piacere ma siamo meno sicuri se la risposta a questa domanda sia sì.
La cinematografia ha approfondito questo tema, specialmente quando si iniziò a parlare per la prima volta di intelligenza artificiale.
Un noto film 'Io Robot' racconta di un robot che commette un omicidio perché, per un breve momento della sua esistenza da macchina, prova l'emozione della rabbia e dell'odio.
Non sappiamo se mai ci sarà un giorno in cui le nostre invenzioni saranno in grado di provare emozioni, ma l'evoluzione della tecnica è arrivata al punto di renderci inermi di fronte alla tecnica.
Karl Kraus